martedì 16 gennaio 2007

Dove cazzo hanno messo il wasabi!!!!!

Ieri ho compiuto trentun anni. Tantini, quasi un terzo di secolo! A farmi sentire baccucco ci hanno pensato gli amici con i loro messaggini monotematici: "we trentunenne, ma quanto sei vecchio?" e via discorrendo! Di contro a farmi sentire popo ci ha pensato mia madre che ha deciso di regalarmi per l'occasione un vestito da persona seria! E vai con mammà a pigghia sta minchia 'e vestito! E siccome non si vive di solo gessato, via a fare la spesa! Per sempre segnato dall'esame di tassonomia animale non ho saputo resistere all'impulso di classificare ogni genere di bestia da supermarket incrociata. Andiamo a cominciare:
-il trentenne scappato di casa: abitat:reparto sugelati e insaccati mono porzioni. Il rappresentante tipico di questa specie dotata in genere i scarso badget, può nutrirsi anche per anni di confezioni da 0,15 grammi di bresaola zumphter, sottaceti peperlizia e di quattro salti in padella, acquistandone fino a 40 confezioni a botta! Nel periodo degli accoppiamenti lo si può trovare anche nel reparto deodoranti. Filum d'appartenenza: gatto mammone. Verso:"figa oh le pringles all'aglio!"
-la turbo nonna: abitat:ovunque. La suddetta specie si riconosce per la tipica postura a luna calante e dalla distanza tenuta dalla preda-scatoletta di almeno 2 metri onde leggerne l'etichetta. Questa amabile vecchina non vedendoci un cazzo da vicino quanto da lontano, avvistato il prodotto se ne allontana col passo del gambero e si arresta solo dopo aver appoggiato le chiappe sullo scaffale alle sue spalle. Fatto ciò declama a denti stretti l'intera etichetta, in realtà frutto della sua fantasia (visto che non la vede!). Poi, sorniona, chiede aiuto al malcapitato avventore! Oggi ne ho potuta ammirare una cercare un paio di collant 50 denari nel reparto profumeria sulla scansia dei profilattici. Filum d'appertenza: mister magoo. Verso: ahi ahi!
-la rincasalinga: abitat: il bancone del macellaio Giovanni. Assai comune questa specie piuttosto maldestra tanto da falciare l'incauta prole altrui (ma anche la propria) col carrello stracarico di ogni bendidio, supporto che al termine della gestazione dello shopping può pesare come una tigre cingalese obesa. Spesso la pericolosità di alcuni esemplari è data da particolari calzature tipo ciabatta di pelo di barboncino (a volte trattasi di barboncino vero impalato per via rettale sul piede del soggetto in un attimo di distrazione) e da una sigaretta stropicciata e semispenta incollata al labbro inferiore. Filum di appartenza: mia zia loredana. Verso: Nando prendi la 'nzalata.
-Nando:abitat scansia riviste osè; lontano dalla rincasalinga. Riconoscibile dal copricato grigio topo in genere pataccato di sputo. Dotato di pessimo carattere. Nonostante l'andatura strascicata e la scarsa velocità di crociera, esso travolge tutto ciò che ostacola il suo cammino. Acquista solo cacciatorini e viustel (qualunque cosa siano). Questo scontroso individuo cambia improvvisamente aspetto e postura in prossimità della cassiera Carla, pettoruto esemplare di gallinaceo, davanti alla quale si esibisce in un richiamo gutturale e inarticolato con rigagnolo di bava annesso, salvo poi riprendere la solita conformazione dopo un sonoro colpo di giornale sulla testa da parte della moglie. Filum di appartenenza: lamentocefalo. Verso: duma duma cristu!
-lo spaccaminkiolo: abitat: reparto dolciumi, ruote del carrello della rincasalinga. Animaletto ipercinetico di ridotte dimensioni. Tende al rimanere con la lingua attaccata allo sportello dei gelati. Quando avvista un dolciume può emettere fino a cinque litri di bava simile a vinavil. Se scontento per i più disparati motivi emette un suono tipo sirena di ambulanza e si defeca addosso pestando le zampette fetenti. Filum di appartenenza: mocciosus stridentis cacculosus. Verso:Vojo vojo!


Se doveste avvistare altri esemplari fatemelo sapere!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Fati, si vede l'imprinting di Benni, ah come mi mancano tutte le cosine di quando ero a casetta che mi prestavi i libri e me li tenevo.

Pazzoeliberopersempre ha detto...

Si si decisamente si! Trovo confortante scoppiazzare un po' dallo Stefano, con tanta impudenza! E' un po' come mangiare le carni del guerriero più forte per acquisirne la forza! Dai se fai la brava, ti presto Elianto autografato da Benni, placcato giù dal palco mentre andava (testuali parole)"Alla Feltrinelli, da quei due maroni di Pennac!"

Anonimo ha detto...

Ma Pennac è il mio mito... ma perchè? ma noooo, ma insomma proprio Benni? Oddio non so se supererò la notte!