venerdì 5 gennaio 2007

Oggi

30/12/06 Judgement day.
Tra poco inizio a lavorare. Cristo. 10 minuti e la rivedrò. Lei avrà letto il biglietto? Se non mi sorride...pollice verso e mi suicido con 2 chili di kebab. Spengo una pall mall e me ne accendo un'altra. Cristo mancano 5 minuti. Che cacasotto. Il vento (bastardo screpolatore di labbra) mi consuma la seconda sigaretta ( bastardo al quadrato). Entro nel centro commerciale. Una donna delle pulizie sta pulendo il pavimento. Alza la testa. "Dead man walking?" Mi chiede. No è il diavoletto travestito. Salgo la scala mobile e sudo freddo. Entro nella zona uffici e sudo freddo. Uff lei non c'è. Cazzo che culo! Stilettata a ore sei. "Ciao!" Quasi mi sfugge un peto! E' lei. Mi volto e mi sorride. Dopo 5 secondi netti di sindrome di Stendhal, dalla bocca mi fugge un "'iao" e mostro i denti come una scimmia ebete davati alla banana.
Cazzo, cazzo, ma sono un uomo o una cacca? "Merda", specifica il diavoletto, "si dice merda!" Mi siedo.
Passa un'ora, ne passano altre quattro. Gli sguardi si incrociano. Sono speranzoso e beato. "Cazzo ti ridi?" mi dice l'angelo. Lei va in pausa e non mi fila, non mi guarda, non mi corre incontro dandomi il bacio del profugo. Dentro di me Gozzilla urla contro Gamera.
Sono le otto meno dieci. Raccolgo il portatile e la parker. Lo sguardo fisso sulle clark blu fegato. Il mio fegato. Mi alzo con il fare del vero uomo che accetta il proprio destino. SBAM lei è lì davanti a me. Ecco di nuovo la scimmia ebete. "Ti fumi una sigaretta mentre usciamo?" dice lei.
"Certo perchè no!" ma mi esce solo "mhgne". Poco importa lei sorride e ha capito.
Usciamo dal girone dei regalatisti forzati e l'aria è pura e appena appena sotto zero. Mia temperatura interna: 50 celsius. "Sai ho trovato il tuo biglietto". Mi trattengo dall'imitare Road Runner. "sai per me è un periodo strano, non so neppure chi sono". (supercazzomerdaculo, penso io sentendomi molto duca conte). "beh, non ti preoccupare vorrei solo offrirti un caffè" con lo sguardo alla Bred Pitt che imita Cita. "Ok, per un caffè non c'è problema". E sorride. E io vorrei baciarla, stringerla e farle sentire che il mio petto la proteggerà da cataclismi e ultras usciti dal derby. Ma ancora una volta esce bingo bongo. Lei scompare nel parcheggio. L'angioletto si leva il medio dall'orecchio e lo pulisce sulla mia giacca.

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